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1+1=3 Capire gli altri per avere più scelte nella vita - La Mappa


<Un giorno si incontrarono su di un prato, due pezzi di vetro colorato. Erano entrambi bellissimi: uno era verde e l’altro era blu. Mentre erano li, stesi a terra a prendere il sole, il vetrino verde disse a quello blu: “ciao, che ci fai a terra?” E il vetrino blu: “niente, sto prendendo il sole, e tu?” “anche io” rispose il vetrino verde, “sono qua che mi rilasso e mi godo questa fantastica giornata”. “Già, è proprio bello starsene spaparanzati a contemplare il cielo blu” continuò il vetrino blu, “…le nuvole blu, gli alberi blu, gli uccelli blu e il sole blu!” “Ma come” ribatté il vetrino verde, “guarda che il cielo è verde, così come gli alberi, gli uccelli e anche il sole!”. “Ti sbagli!” lo apostrofò il vetrino blu, “è tutto di un meraviglioso blu…non vedi?” Andarono avanti a discutere per tutta la giornata. Ognuno dei due cercava di far vedere le cose con il proprio colore. Per quanto entrambi fossero convincenti, non riuscivano proprio a capire come l’altro potesse vedere le cose di un colore differente. Passarono i giorni e i due continuarono a discutere sempre più vigorosamente: “è verde”, “no, è blu!” “e invece ti dico che è verde…” Fino a quando, un bel momentino, passò di lì una farfalla. “Ehi tu, farfalla” chiamò il vetrino verde, “facci un favore: ci puoi dire se tutto quello che ci circonda è di colore verde oppure di colore blu? Chi ha ragione dei due?” e la farfalla rispose: “voi di che colore vedete le cose?” “verde!” “blu!” risposero contemporaneamente. E la farfalla sorridendo: “nessuno di voi due ha ragione, così come nessuno di voi due ha torto.” e i vetrini: “come mai?” “Semplicemente perché siete vetri di colore diverso”. E la farfalla volò via.>

Ho voluto raccontarvi questa Metafora perché ritengo che sia il modo migliore per comprendere il significato di Mappa del Mondo e di come sia importante prendere in considerazione il fatto che ognuno di noi ha una visione personale di tutto quello che lo circonda. Fin da quando nasciamo, acquisiamo informazioni dall’ambiente per mezzo delle nostre esperienze e, molto spesso, anche dalle esperienze di chi ci sta vicino. Tutte queste informazioni vengono percepite tramite i 5 sensi e rielaborate in base al proprio vissuto. Quindi, proprio perché ognuno di noi ha esperienze di vita differenti, elabora e produce Realtà Soggettive. Questo accade per qualsiasi cosa: siano esse scene viste così come esperienze vissute o credenze. Viene così spiegato ad esempio, come mai di fronte a un fatto accaduto, due o più testimoni raccontino la stessa scena in maniera differente.

Tenendo presente quanto appena detto, nel momento in cui ci si relaziona con qualcuno, si avrebbe la possibilità di comprendere pienamente l’altra persona e i motivi che la spingono a dire o a fare quello che dice e fa e a prendere determinate decisioni. Molto spesso, troppo a dire il vero, ci fermiamo sulla superficie delle parole dette o delle azioni che vengono compiute senza sforzarci di comprendere i motivi reali e profondi che spingono una persona ad agire in un determinato modo. Lo sforzo per andare un po’ in profondità non è molto, basterebbe qualche domanda mirata e di contro avremmo non solo la comprensione di chi ci sta di fronte, ma soprattutto la possibilità di poter sommare la nostra Mappa con la sua. Il risultato che otterremmo è l’aver a disposizione due differenti punti di vista con la possibilità quindi, di poter fare molte altre scelte. Con il tempo avremmo a nostra disposizione molti punti di vista e tantissime possibilità di scelta.

Vi riporto qui alcune domande che si possono porre per scoprire la Mappa altrui:

Mi capita spesso di discutere con mia mamma perché taglia sempre la parte finale del polpettone, scartandola. Quindi le posso chiedere:

— come mai tagli la parte finale del polpettone e la scarti?

— perché si fa così.

— Per quale motivo si fa sempre così?

— perché io ho visto fare sempre in questo modo.

— chi è che faceva sempre in questo modo?

— mia mamma ha sempre fatto così.

— le hai mai chiesto il motivo di questa sua abitudine?

— ma, veramente no.

Andando a chiedere alla nonna (sua mamma), si è scoperto che lei tagliava la parte finale del polpettone in quanto aveva una teglia troppo piccola per contenerla tutta.

Con questa semplice conversazione, ho ottenuto due importanti risultati: primo, ho capito le ragioni del comportamento di mia mamma e di conseguenza lo posso accettare; secondo mia mamma ha compreso di avere la possibilità di scegliere se ripetere o meno quell’azione.

Questo è un esempio banale, ma che ben si può adattare a tutte le situazioni della vita quotidiana.

Buon divertimento!

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