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Libera il Supereroe che c'è in te!


Recentemente mi è capitato di sentire genitori che davanti a una opportunità data al proprio figlio di poter fare un'esperienza lavorativa e di vita all'estero, si concentrano solo sull'aspetto negativo della partenza al posto di notare la grande opportunità che è capitata al ragazzo di potersi confrontare con persone e culture differenti e poter quindi evolvere come professionista e come uomo. Questo tipo di atteggiamento, che si attribuisce al troppo amore verso i propri figli, è sicuramente una forma di egoismo e non aiuta il ragazzo ad avere una mentalità propositiva e vincente verso le sfide che la vita gli mette di fronte.

La cultura italiana nel tempo, ci ha abituati a essere poco competitivi e ad accontentarci di quello che abbiamo. Con la scusa che "chi me lo fa fare tanto ho il posto fisso" e "almeno così sono vicino ai miei" ecc.., evitiamo di affrontare sfide che potrebbero portarci a realizzare i nostri sogni. Quante persone conosciamo che si sono dovute accontentare di un lavoro che non piace perché non volevano cambiare città, perché era faticoso muoversi con al seguito bambini piccoli o perché dispiace allontanarsi dai genitori anziani?

Dato che il cervello tende sempre a darsi ragione, trova tutti i riferimenti per confermare l'idea che non siamo adeguati, focalizzandosi solo sulle esperienze che avvalorano questa tesi. Prendiamo ad esempio un bambino che trovatosi in prima elementare inizia a imparare la matematica facendo semplici operazioni di addizione e sottrazione. Può capitare che qualche operazione non venga proprio bene e al bambino inizi a venire il sospetto che qualcosa non riesca. Con l'andare del tempo, i problemi di matematica si fanno sempre più complessi e il bambino, ora ragazzo, continua a fare qualche errore. Se a tutte queste esperienze negative si aggiungono i commenti di maestri e professori che invitano il ragazzo a dedicarsi ad altre materie ecco che si rafforza e si radica in lui la convinzione (credenza) di non essere portato per la matematica. Quando da adulto penserà ad un problema di matematica, gli verranno in mente tutte quei piccoli fallimenti scolastici e i consigli dei professori a dedicarsi ad altre materie e gli sembrerà logico e scontato affermare, senza ombra di essere smentito che "lui non è portato per la matematica!" Ma siamo proprio sicuri che questo sia vero? E' mai possibile che andando a ritroso con la memoria non ci sia neanche un'episodio scolastico o non dove questo ragazzo sia riuscito a svolgere un compito di matematica senza problemi? Io sono convinto che ci sia, anzi sono convinto che episodi di questo genere ce ne siano molti nella vita di questo ragazzo, peccato che il suo cervello si focalizza solamente sugli episodi negativi, cancellando del tutto quelli positivi. Ovviamente questo breve racconto semplifica parecchio quello che succede nella realtà, ma rende perfettamente l'idea di come, le credenze vengano generate da esperienze passate e da influenze esterne (consigli dei professori, genitori, amici, ecc...).

Ognuno di noi, ha delle credenze, alcune sono potenzianti, altre, come nel racconto, sono depotenzianti e sono queste ultime che ci limitano nelle nostre scelte e che spesso non ci fanno osare e fanno si che ci sentiamo inadeguati o non all'altezza di una determinata situazione. Queste ci limitano in campo professionale, ma anche in quello personale: relazioni con lgi amici, con le ragazze/ragazzi, all'interno della propria famiglie e nella società.

Come facciamo a invertire questo flusso di pensieri negativi?

Quando ci capita una situazione del genere, dove la nostra vocina interna ci urla di non farlo perché non ne siamo capaci e che rischiamo una brutta figura, prendiamoci un momento per riflettere... ora che siamo soli con noi stessi e abbiamo un po' di tempo per stare tranquilli, iniziamo a immaginare che la nostra credenza sia come un tavolo e che le sue gambe siano le esperienze negative (riferimenti). Più riferimenti avrà quel tavolo, tanto più sarà saldo. Adesso iniziamo a spostare il nostro focus, andando a cercare tutti quei momenti dove, al contrario, siamo riusciti a fare bene quella determinata cosa. Prendendo come esempio il racconto sopra, non limitiamoci alle esperienze scolastiche, ma andiamo con la nostra memoria a riprendere tutti quei ricordi dove abbiamo usato la matematica anche al di fuori del contesto scolastico, dove magari siamo riusciti a calcolare percentuali senza l'uso di calcolatrici, o semplicemente il resto al negoziante o altro ancora. Tutti questi nuovi riferimenti, faranno si che si crei un nuovo tavolo con una credenza potenziante (io sono capace di...), supportato da numerosi riferimenti e che il tavolo con la credenza depotenziante rimanga sprovvisto di gambe e finalmente crolli a terra. Per essere sicuri di riuscire a fare bene questo esercizio, potremmo prima approfondire la nostra conoscenza sulla PNL con qualche buon libro, oppure affidarci al'esperienza di un buon Coach che ci possa assistere e allo stesso tempo indirizzarci verso la giusta direzione.

Alla fine di questo esercizio, scopriremo che in fondo abbiamo sempre avuto quella abilità e che in tutto questo tempo ci siamo fatti influenzare dalle nostre paure e dall'ambiente che ci circonda. Saremo finalmente liberi di intraprendere la strada che più desideriamo senza il timore di poter fallire e, soprattutto, senza l'influenza negativa di chi ci vorrebbe tranquilli al nostro posto. Liberi di poter decidere del nostro destino perché convinti che le nostre potenzialità vanno ben oltre a quello che abbiamo sempre pensato. Si, perché questo semplice esercizio possiamo applicarlo a qualsiasi nostra credenza che pensiamo ci possa limitare, in modo tale che con il tempo, avremmo sempre più credenze potenzianti che limitanti. Attenti però a non voler trovare riferimenti positivi a tutti i costi, dobbiamo cercare di essere sempre realistici e onesti con sé stessi o potremmo rischiare di diventare come Icaro che pensava di poter volare fino al sole e che alla fine si è ritrovato schianatato al suolo!!

Letture consigliate per approfondire l’argomento: “Introduzione alla PNL” di Jerry Richardson e “Vivi la vita che desideri con la PNL” di Richard Bandler - Alessio Roberti Editore - Casa Editrice Astrolabio.

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