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Tutti in "carrozza"!


Da qualche tempo mi ritrovo a parlare con amici e conoscenti del mio lavoro e, quando dico loro che sono un Coach, subito mi dicono: “ah, sei un allenatore!”. Di per se la definizione non sarebbe poi del tutto sbagliata, se non per il fatto che loro intendono allenatore sportivo!

Il Coach, o Mental Coach se preferite, è quella persona che vi aiuta a raggiungere un risultato che per qualche motivo da soli non riuscite ad afferrarlo. Di solito ti aiuta “allenando” la tua mente a trovare nuove strategie per andare dritto all’obiettivo, promuovendo il motto “bisogna fare cose diverse per ottenere risultati diversi”.

Il primo passo che fa un Coach è quello di definire insieme al suo Coachee (cliente), qual’è l’obiettivo che deve raggiungere. Un obiettivo ben formato, deve avere 5 caratteristiche:

  1. Deve essere espresso in positivo Quello che non si dovrebbe mai fare, è dire ad esempio: “ Non voglio più essere nervoso durante un colloquio”. Piuttosto è decisamente più proficuo dire: “Voglio essere più sicuro durante i colloqui di lavoro”. Questo perché solitamente è molto più facile indirizzarsi verso un obiettivo espresso in positivo, piuttosto che distoglie l’attenzione da un obiettivo espresso in negativo.

  2. Deve essere verificabile attraverso i sensi E’ molto importante riuscire a osservare i progressi che si stanno facendo e quindi a dimostrare che effettivamente stiamo procedendo verso la realizzazione del nostro obiettivo. Per fare questo è necessario che l’obiettivo sia molto preciso. Dire ad esempio “vorrei essere più ricco”, non è quantificabile e quindi, non si riuscirà a capire se il lavoro che stiamo svolgendo stia effettivamente dando i frutti desiderati.

  3. Deve essere realizzabile autonomamente L’obiettivo deve essere iniziato, mantenuto e raggiunto dalla persona che desidera realizzarlo. Sarebbe molto frustrante se l’obiettivo per essere raggiunto debba dipendere dal comportamento di un’altra persona (collega, capo, coniuge, amico, ecc…), anche perché questa non potrebbe essere sotto il nostro controllo e quindi le probabilità di insuccesso sarebbero altissime.

  4. Deve essere contestualizzato in maniera appropriata Questo è un punto molto importante, in quanto qua si mette in discussione i propri principi e le relazioni con chi ci sta vicino. Ovvero: quali condizioni siamo disposti ad accettare affinché si realizzi il nostro obiettivo? E in che modo il realizzarsi di quest’ultimo influenzerà la vita di chi ci sta intorno? Se verifichiamo che l’obiettivo da noi scelto, non ci costringe a infrangere i nostri valori etici e morali e non danneggia in nessun modo le persone a noi care, allora è un obiettivo realizzabile ed ecologico. In caso contrario il prezzo da pagare potrebbe essere troppo alto.

  5. Deve preservare gli effetti positivi Sicuramente i nostri comportamenti attuali, benché non ci stiano portando risultati, ci danno degli effetti positivi, ci fanno “stare bene”. Dobbiamo capire in che modo, modificando i nostri comportamenti per raggiungere l’obiettivo, possiamo mantenere questi effetti positivi. Un esempio calzante è quello del fumo: molte persone fumano per riuscire a rilassarsi. Se, smettendo di fumare, non riuscissero a trovare un valido sostituto per provare la stessa sensazione di rilassatezza, questi finirebbero per attuare comportamenti decisamente problematici.

Come potete facilmente notare, già stabilire un buon obiettivo è un lavoro impegnativo. Il compito del Coach, è quello di guidarvi e facilitarvi con una serie di domande mirate affinché siate voi stessi alla fine a trovare il vostro obiettivo.

Stabilito questo il Coach vi porterà per mano nel trovare le migliori strategie affinché possiate raggiungere in tempi brevi, i risultati che vi siete prefissati. Cercherà continui feedback con voi in modo tale da monitorare il vostro cammino e poter intervenire in maniera tempestiva e precisa se dovesse accorgersi che state deviando dalla rotta prefissata. Solitamente questo processo non è mai eccessivamente lungo e può variare da poche sedute a qualche mese a seconda della complessità dell’obiettivo scelto e del grado di cambiamento che il Coachee deve fare.

Le aree che il Coach monitora per una ottima riuscita, sono i fattori ambientali che determinano le opportunità che si presentano. Ovvero dove e quando si verificano le condizioni per la riuscita. I fattori comportamentali che sono le azioni specifiche si intraprendono per il raggiungimento dell’obiettivo. Le capacità che ognuno di noi ha e che deve tirare fuori per raggiungere il successo. Quindi il modo in cui le strategie e le azioni vengono selezionate. Le convinzioni e i valori che danno forza alle nostre azioni, i perché che ci fanno decidere un determinato modo di procedere. L’identità che deriva dal modo in cui una persona percepisce se stesso. E i fattori spirituali che determinano il fine per cui una persona intraprende determinate azioni.

Infine bisogna specificare che un Coach con la “C” maiuscola è chiamato a fornire un supporto necessario al Coachee affinché questo cresca e si evolva all’interno delle aree appena descritte. A seconda della situazione, il Coach può decidere di dare il proprio sostegno al Coachee ad uno o a tutti i livelli di cambiamento che adesso vado a descrivere.

  • Guidare e caretaking Riguardano il supporto che viene fornito circa l’ambiente in cui avviene il cambiamento. Consiste nel dirigere la persona da uno stato attuale a quello desiderato. Controlla anche che ci sia tutto il necessario affinché avvenga il cambiamento e che dall’esterno non arrivino distrazioni o interferenze.

  • Coaching Il coaching tradizionale (con la “c” minuscola), si concentra nell’aiutare la persona a realizzare o a migliorare una performance comportamentale. In questo livello si muovono generalmente i coach sportivi i quali si focalizzano nel far riscoprire le risorse e le abilità dell’atleta. Sono in grado di rinforzare le abilità delle persone attraverso un’attenta attività di osservazione e di feedback. Inoltre un buon coach, osserva il comportamento delle persone e le guida attraverso consigli su come migliorare in contesti e situazioni specifici.

  • Insegnamento Consiste nell’aiutare la persona a sviluppare le abilità e le competenze necessarie al cambiamento. In questo caso ci si focalizzerà sull’acquisizione e sviluppo di nuove forme di pensiero e azione, ponendo l’accento sui nuovi apprendimenti.

  • Mentoring Consiste nel guidare una persona a riconoscere le proprie competenze e a superare le resistenze interne, credendo nelle possibilità della persona stessa. Il mentore, attraverso il suo esempio, contribuisce positivamente a dar forma alle convinzioni e ai valori della persona, aiutandola a liberare la saggezza che c’è dentro di lui. A lungo andare, la persona è in grado di interiorizzare tutto questo, fino a creare un proprio Mentoring interiore che lo guidi nelle varie situazioni della vita. In questo modo non sarà più necessaria la presenza fisica del Mentoring esterno.

  • Sponsoring E’ il processo di identificazione e riconoscimento dell’identità e dei valori fondamentali della persona. Uno Sponsor efficace, crea un contesto in cui la persona può agire, crescere ed eccellere. Fornisce le condizioni e le risorse che consentono all’individuo di concentrarsi, sviluppare e utilizzare il proprio talento.

  • Risvegliare Questo livello va oltre i livelli appena descritti, include infatti il livello della vision, della mission e dello spirito. Consiste nell’aiutare l’altra persona a fornire i contesti e le esperienze ideali affinché riesca a far emergere la parte migliore del suo modo di connettersi con il proprio sé. Colui che risveglia, lo fa attraverso la propria integrità e congruenza, entrando egli stesso in stretta relazione con la mission e la vision del proprio cliente.

Tutto questo è il mondo dentro il quale si muove un Coach e, il rapporto che si crea con il proprio Coachee, non può essere di amicizia. Un amico infatti, nei momenti di maggior bisogno, cercherà di capirvi, di sostenere le vostre decisioni e offrirà la propria spalla. Un Coach non può permettersi di fare tutto questo. Lui cercherà di entrarvi nel profondo, fino a dove glielo permetterete, affinché il vostro vero io possa venire alla luce e permettervi così di realizzare ogni meta che vi prefiggete e che sapete di meritare.

Letture consigliate per approfondire l’argomento: “Il manuale del Coach” di Robert Dilts - Alessio Roberti Editore.

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